Cittadinanzattiva Lazio e UGcons, grazie al contributo della Regione Lazio nell’ambito dei finanziamenti per le associazioni dei consumatori, realizzano il progetto dal titolo: Trasporto pubblico locale nel Lazio: informati, tutelati, attivati.

Gli obiettivi del progetto sono:

  • facilitare la conoscenza del cittadino sui propri diritti e doveri nei confronti dei gestori dei trasporti pubblici urbani;
  • promuovere la conoscenza e uso delle Carte dei Servizi;
  • rendere il cittadino autonomo in ordine a richieste, reclami e rapporti con le aziende di TPL;
  • costruire un network di riferimento per le attività di tutela che possa svolgere una funzione di supporto alle azioni di confronto con le aziende di TPL e di miglioramento dei servizi grazie a monitoraggi civici, focus group, etc etc

In particolare gli obiettivi che il progetto intende promuovere nel territorio della Regione Lazio si sviluppano tramite le seguenti azioni:

1-un aumento del livello di informazione da parte dei cittadini circa il tema dei diritti e dei doveri nel settore del Trasporto Pubblico Locale e sullo strumento della Carta dei Servizi; l’informazione sui diritti in ambito di TPL tramite la creazione di spazi social, strumenti e materiali informativi sui temi oggetto dell’intervento;

2-la formazione sui diritti e sui doveri dei cittadini rivolta agli operatori delle due associazioni proponenti; ai cittadini e ai comitati civici con il coinvolgimento di rappresentanti delle stesse aziende del TPL;

3-la creazione di sportelli per i cittadini per avere la possibilità di attivazione diretta e indiretta a forme diversificate di tutela per eventuali disagi derivanti dai servizi di TPL;

4-monitoraggio civico sul TPL attraverso il quale coinvolgere i cittadini interessati dai servizi al fine di poter analizzare bisogni, questioni specifiche, possibili soluzioni da presentare in un Rapporto regionale sul TPL;

5-avvio di percorsi di interlocuzione con i cittadini organizzati o meno nei diversi Comitati pendolari al fine di rafforzare, sostenere e strutturare reti civiche di relazioni sul tema dei servizi pubblici locali area trasporto.

Nello specifico riportiamo per ogni Azione le attività previste.

Azione numero 1. Informazione verso i cittadini su diritti e doveri dei cittadini nel settore del TPL e sulle Carte dei servizi.

Tutelare i diritti significa in ultima analisi dare gli strumenti ai cittadini per poter decidere coscientemente avendo tutti gli elementi per poter agire. Per questo che partire dall’informazione verso i cittadini significa porre le basi per i successivi passi del progetto.

Le attività che vanno sotto questa azione numero 1 sono:

  • creazione nei siti delle due associazioni di un settore dedicato con materiali specifici legati al tema del Trasporto Pubblico Locale (TPL);
  • produzione di materiali informativo da distribuire, scaricare, aggiornare sempre sul tema del TPL;
  • utilizzo dei social per mantenere sul tema TPL un livello di informazione e conoscenza elevato.

Tale azione di informazione rappresenta in qualche modo la base per le azioni successive che sono conseguenza della creazione di un ambiente favorevole a porre attenzione al tema della mobilità che rappresenta nella nostra società un problema rilevante.

Il Rapporto sulla Mobilità a Roma sottolinea che:

” Il quadro che emerge è quello di una “città primato” che, con quasi 3 milioni di abitanti su una superficie che da sola cumula quanto quella dei sette Comuni più popolosi del Paese, è un potente polo di attrazione per l’area metropolitana limitrofa come per l’intera Regione, di cui possiede il 60% della popolazione complessiva. Una città con una rete stradale di 8.000 Km di cui 1.300 km di rete principale, sulla quale insistono 370.000 veicoli privati al giorno nelle ore di punta, per una velocità media di 18 km/h, mentre per le vetture del TPL la velocità media si attesta a 14 km/h.

L’offerta di mobilità collettiva si sviluppa con 362 linee di superficie su una rete di 8.400 km e 4 linee di metropolitana per 60 km di rete: il servizio di TPL nel 2018 ha erogato 21 miliardi di posti-chilometro e 158 milioni di vetture-chilometro. Si aggiungono poi 3 linee ferroviarie in concessione all’ambito urbano (55 km di rete), le linee extra-urbane Cotral, che servono anche alcune porzioni di territorio urbano, e 8 linee ferroviarie locali Trenitalia che insistono sul territorio per un totale di 70 relazioni servite. La Capitale assicura inoltre soluzioni di mobilità sostenibile alternative o integrative al mezzo privato: a Roma è presente un servizio di Car Sharing che può contare su 2.300 vetture, di cui 650 a trazione elettrica; è percorribile una rete ciclabile che sviluppa per 242 km e sulla quale è in corso un ampio piano di rammaglio ed espansione per favorire l’interscambio con il trasporto pubblico.

L’utilizzo dei mezzi pubblici rimane, comunque, uno dei punti deboli del sistema di trasporti metropolitano della Capitale: secondo il Rapporto, solo il 21,2% degli spostamenti (1,1 milioni in totale, anche in combinazione di vari mezzi) avviene con bus, tram o metropolitane del servizio pubblico. Questo il quadro di sintesi fornito dal Rapporto: l’indagine descrive una città in cui avvengono più di 5 milioni di spostamenti al giorno (giorno feriale-tipo), di cui oltre il 50% con vetture private, il 20% con il TPL e mezzi collettivi, il 18% a piedi, l’1,5% con bicicletta, ed è solo residuale la scelta delle altre soluzioni di trasporto offerte.

Il Rapporto sottolinea che la mobilità privata è soggetta a norme restrittive sia in tema di circolazione nelle aree centrali, che per la regolazione della sosta, e preisa che sono fissate 6 Zone a Traffico Limitato (ZTL) sia notturne che diurne con accessi limitati e controllati da varchi elettronici; la tariffazione per 75.000 posti auto su strada e forniti 18.000 posti auto gratuiti a rotazione; presenti inoltre 15.000 posti auto in parcheggi di scambio con il TPL e riservati 1.600 stalli per il carici-scarico delle merci.” (Fonte)

Da ultime analisi e rapporti, ad esempio, “Roma capitale del traffico: di peggio c’è solo Bogotà, se si considera che ciascun cittadino capitolino passa incolonnato in auto circa 254 ore del suo tempo. Ma niente paura: nella top ten delle città del mondo più congestionate c’è anche la nostra Milano, che si attesta al settimo posto con 226 ore, mentre al terzo posto troviamo Dublino (246 ore), davanti a Parigi, alla russa Rostov-on don (237) e a Londra (227). È questa la classifica 2018 stilata dal Global card scorecard di Inrix, l’analisi delle tendenze di mobilità e congestione urbanain oltre 200 città di 38 Paesi del mondo, già resa nota l’anno scorso ma rispolverata quest’anno alla luce dell’emergenza smog e dello stop alla circolazione delle auto proprio a Roma.

Per quanto riguarda le altre città italiane, secondo il rapporto Firenze è 15esima con 195 ore perse nel traffico, Napoli è 17esima con 186 ore), Torino è 22esima con 167 ore, Genova è 46esima con 148 ore e Bologna è 47esima con 147 ore. Migliore la situazione a Bari (71esima e 133 ore perse) e a Palermo (83esima con 119 ore perse).

Dal rapporto emerge anche che Dublino, terza in questa classifica, ha la velocità media più bassa dei veicoli nel centro cittadino con 9,5 chilometri l’ora (i pedoni si spostano a una velocità pari a circa 5 km all’ora). La congestione urbana, poi, ha anche un costo, che è particolarmente elevato per gli abitanti di Boston (2.291 dollari pro capite all’anno), così come è importante anche la spesa dei londinesi, pari a 1.680 sterline all’anno.”

Senza contare le problematiche relative ai trasporti regionali su ferro e su gomma che ogni giorno trasferiscono milioni di persone verso la Capitale in entrata e in uscita.

Senza dimenticate, infine, il flusso dei turisti che visitano le nostre città d’arte e che rappresentano spesso un target non visualizzato nella gestione di diritti e doveri dei viaggiatori proprio per la loro specifica “situazione”.

Azione numero 2. La formazione sui diritti e sui doveri dei cittadini rivolta agli operatori delle due associazioni proponenti, cittadini e comitati civici.

La predisposizione degli strumenti legati all’azione numero 1-informazione creerà un flusso di aspettative da parte dei cittadini che dovranno essere governate, gestite, risolte.

Per tale motivo l’Azione numero 2 sarà caratterizzata da:

  • formazione specifica sul tema del trasporto pubblico locale e sulla Carte dei servizi rivolta agli operatori provenienti dalle due associazioni che dovranno nel corso dello svolgimento del progetto gestire i casi, le segnalazioni, le richieste da parte dei cittadini.

Tale azione di formazione prevede la predisposizione di moduli formativi specifici sul tema del TPL attraverso i quali poi realizzare incontri frontali e a distanza, predisporre FAQ da poter utilizzare per le diverse categorie di richieste, aggiornare le conoscenze degli operatori degli sportelli.

Verrà prodotto un Manuale operativo per la gestione dei casi al fine di ottimizzare il lavoro di risposta alle segnalazioni dei cittadini.

Grazie al lavoro e all’apprendimento comune, si potranno inoltre predisporre Moduli standard da mettere a disposizione dei cittadini che potranno avere così immediatamente su alcune questioni tutti i percorsi disponibili.

Il servizio di tutela vedrà inoltre possibile l’attivazione di professionisti legali per la gestione di casi più complessi che potrebbero essere necessari per una maggior tutela dei diritti dei cittadini.

I casi verranno inoltre raccolti in una banca dati che verrà utilizzata al fine di gestire le segnalazioni dei cittadini, promuovere analisi dei dati e sulla scorta di questi realizzare un rapporto sulla mobilità nel TPL che verrà presentato a fine progetto come uno dei prodotti del progetto stesso.

Azione numero 3. Creazione di sportelli per i cittadini per avere la possibilità di attivazione diretta e indiretta a forme diversificate di tutela per eventuali disagi derivanti dai servizi di TPL.

La conseguenza logica delle prime due Azioni è la creazione fisica e anche informatica di punti di accesso per i cittadini che hanno bisogno di avere informazioni, ricevere assistenza, consulenza, orientamento circa il tema della mobilità.

Per questo che il progetto prevede l’apertura di sportelli presso le sedi delle due associazioni diffuse nel territorio regionale.

Sarà inoltre possibile accedere al servizio di tutela attraverso servizio mail per la gestione dei casi sul TPL e sulle pagine social delle due associazioni.

Azione numero 4. Monitoraggio civico sul TPL attraverso il quale coinvolgere i cittadini interessati dai servizi al fine di poter analizzare bisogni, questioni specifiche, possibili soluzioni da presentare in un Rapporto regionale sul TPL.

I cittadini possono, oltre che chiedere informazioni per tutelare i propri diritti, essere i protagonisti attivi del proprio futuro. E questo lo si può realizzare in molteplici modi.

Per aumentare tale rilevante aspetto il progetto prevede:

  • la progettazione,
  • il lancio,
  • la raccolta di dati provenienti dai cittadini stessi nel settore del trasporto pubblico locale,
  • la redazione di un rapporto finale da presentare al termine del progetto

Il monitoraggio civico sul TPL avrà l’obiettivo di verificare la rispondenza dei criteri presenti nelle Carte dei Servizi e la realtà vissuta dai cittadini stessi; metterà in luce punti di forza e di debolezza del trasporto pubblico locale e, infine, sarà utilizzato per la realizzazione del Rapporto regionale di fine progetto unitamente alle segnalazioni dei cittadini.

Il Monitoraggio sarà realizzato dalle due associazioni e distribuito tramite i canali social al fine di poter raggiungere il più ampio numero di cittadini.

Tramite il Monitoraggio sarà possibile “utilizzare” gli stessi cittadini come monitori sensibili dei servizi pubblici locali.

Azione numero 5. Avvio di percorsi di interlocuzione con i cittadini organizzati o meno nei diversi Comitati pendolari al fine di rafforzare, sostenere e strutturare reti civiche di relazioni sul tema dei servizi pubblici locali area trasporto.

Unitamente alle azioni sopra descritte nel corso della realizzazione del progetto ci si troverà sicuramente a interfacciarsi con cittadini singoli e/o organizzati in Comitati civici pendolari che vivono quotidianamente il trasporto pubblico locale. Dato che queste realtà rappresentano una miniera di informazioni, conoscenze, competenze sulla situazione, il progetto prevede di coinvolgere tali Comitati in un percorso che possa prefigurare anche modalità innovative di arrivare a produrre documenti, proposte, iniziative volte al miglioramento dei servizi pubblici locali.

La costruzione di reti civiche tematiche potrebbe rivelarsi un ulteriore valore aggiunto nella realizzazione delle attività progettuali.

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